Quando ci sediamo a tavola o ci troviamo di fronte a una scelta alimentare, spesso non ci rendiamo conto che molteplici fattori stanno influenzando le nostre decisioni. Non si tratta solo di rispondere a un bisogno fisico: dietro ogni boccone possono celarsi emozioni e pensieri. Dopo aver esplorato la fame legata ai cinque sensi, alla fame cellulare e alla fame dello stomaco, oggi ci concentriamo su due aspetti fondamentali che influenzano profondamente il nostro rapporto con il cibo: la fame del cuore e la fame della mente.
Fame del Cuore
La fame del cuore è strettamente connessa alle emozioni. Quando mangiamo per colmare un vuoto emotivo, spesso non è il nostro stomaco a chiedere attenzione, ma il nostro cuore. Questo tipo di fame si manifesta in momenti di tristezza, ansia, noia o rabbia, spingendoci a cercare conforto nel cibo.
Il Legame tra Emozioni e Cibo
La fame del cuore si nutre anche dei ricordi e delle tradizioni. Pensiamo ai cibi che evocano l'infanzia, le feste in famiglia o i momenti speciali condivisi con le persone care. Questi alimenti diventano molto più di un semplice nutrimento: rappresentano un legame emotivo. Tuttavia, è importante riconoscere che, per quanto possa offrire sollievo momentaneo, il cibo non può colmare davvero il vuoto emotivo.
Come Gestire la Fame del Cuore
Per affrontare la fame del cuore, è essenziale sviluppare consapevolezza e imparare a riconoscere le emozioni che la scatenano. Ecco alcuni passi utili:
Riconoscere le Emozioni: Osserva e descrivi ciò che provi. Sei triste, ansioso, annoiato?
Accettare le Emozioni: Non respingerle o combatterle. Permetti loro di esistere, riducendo il disagio che spesso si associa alle emozioni spiacevoli.
Prendere le Distanze: Guarda le tue emozioni con distacco, come se le osservassi da una finestra. Questo ti aiuterà a non esserne sopraffatto.
La vera soddisfazione della fame del cuore arriva quando riusciamo a entrare in contatto con i nostri bisogni più profondi, come il desiderio di connessione o di intimità.
Fame della Mente
La fame della mente, invece, è alimentata dai pensieri e dai condizionamenti che influenzano le nostre scelte alimentari. Spesso è la mente a dirci cosa "dovremmo" o "non dovremmo" mangiare, basandosi su regole, critiche o credenze.
Pensieri e Condizionamenti
Frasi come:
“Dovrei mangiare più verdura.”
“Mi merito un dolce.”
“Ho sgarrato.”
sono esempi di come la nostra mente influisce sul rapporto con il cibo. Questi pensieri possono derivare da regole autoimposte, mode alimentari o esperienze passate. Inoltre, alcuni alimenti possono agire come "cibi trigger" (che ci spingono a mangiare immediatamente) o "cibi comfort" (che associamo a sensazioni di sicurezza e conforto).
Integrare Corpo, Cuore e Mente
Per nutrirci in modo completo, dobbiamo considerare tutti i canali della fame: sensi, stomaco, cuore e mente. Ogni aspetto ha un ruolo unico e importante. Quando impariamo ad ascoltarli in modo equilibrato, possiamo soddisfare non solo i bisogni fisici, ma anche quelli emotivi e mentali.
Conclusione
La fame del cuore e della mente ci insegnano che il cibo è molto più di un carburante: è intrecciato con le nostre emozioni, i nostri pensieri e le nostre esperienze.
Coltivare una maggiore consapevolezza ci permette di vivere un rapporto con il cibo più sereno e appagante, trasformando ogni pasto in un momento di autentica connessione con noi stessi.
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Tratto dal workbook del corso professionisti Mindful Eating
Scritto dalla docente psicoterapeuta transculturale Laura Fasoli
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